La costruzione della Strategia si dovrà basare sull’analisi di contesto, sulla analisi SWOT appositamente approntata e sulla valutazione dei fabbisogni emergenti che ne rappresentano fondamento al fine di assicurare la migliore aderenza della stessa Strategia di Sviluppo Locale al territorio di riferimento e alla sua effettiva esigenza di cambiamento.
Per quanto attiene l’individuazione degli obiettivi generali e specifici della Strategia questi saranno definiti in ragione dei fabbisogni territoriali emergenti che ogni partner locale coinvolto, in ragione della propria emanazione, dovrà far emergere attraverso la sua partecipazione alle attività di animazione.

Le riunioni/eventi che si dovranno tenere disseminati all’interno del territorio di riferimento dovranno mettere in evidenza i focolai di dinamismo che, se adeguatamente valorizzato e stimolato, rappresenta la leva su cui basare lo sviluppo territoriale in termini di nuovi percorsi produttivi e diversificazione.
L’animazione territoriale dovrà porre al centro dell’attenzione il capitale culturale presente (senso di identità e tradizioni locali) e il capitale sociale (fiducia, cooperazione e network) che possono essere fondamentali per stimolare la creazione di nuove attività e opportunità di vita.
Proprio l’approccio dal basso verso l’alto a guida locale si dimostra efficace per costituire capacità e promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e la creazione di posti di lavoro nelle piccole realtà economiche locali che sono gli strumenti che le aree rurali devono utilizzare per affrontare le differenti minacce, in termini di processi demografici e cambiamenti nella popolazione, legati allo spopolamento, alla riduzione della quantità di terra da destinare all’agricoltura, e a flussi irregolari di popolazione (es. turisti e pendolari).